lunedì 6 gennaio 2014

Il mio CIOCCO - PANETTONE!

Hola bimbe!
Eccomi qua ad augurare a tutte voi un buon 2014! Ricco di tanta serenità, ricco di progetti da realizzare e spero realizzati, ricco di piatti gustosi e appaganti... metaforicamente parlando e non ;)
Le feste sono volate vie in serenità, tra qualche giorno diventerò zia e sono davvero contenta ed emozionata... non vedo l'ora!! Quest'anno la futura zia lalexa per Natale ha deciso di non regalare sciarpe, guanti o libri ma di confezionare con le sue mani dei golosi cesti natalizi... mi sembrava una bella idea... più utile e che probabilmente (lo spero) non sarà relegato in fondo ad un armadio. E allora per un mese, dopo lavoro, con l'aiuto del servo mago (ahahaha), ho passato le mie ore tra forno e fornelli a preparare ciò che spero sia stato apprezzato... almeno per lo sforzo. ;)
Oggi come ricetta vi propongo quello che nel cesto natalizio è stato il più impegnativo... soprattutto per il tempo impiegato nella preparazione... il mio panettone fatto in casa.... la mia cucina per tre giorni è stata occupata dalla realizzazione di 25 panettoncini da 100 gr. Beh.. noi mangiavamo sul divano ;)
Prima della ricetta vi mostro com'é risultato il cesto... le scatole le ho confezionate io ed erano composte da:

  • El cioco panetùn: 3 panettoncini fatti in casa
  • Ma che bontà ma che bontà ma che cos'è questa robina qua: nutella home made
  • Cipolla di tropea e mele... molto composta: composta di mele e cipolle
  • Apriti sesamo: croccante di sesamo
  • Chi semina pomodorini raccoglie pesto: pesto di pomodorini secchi
  • Bifcottini buoniffimi: frolle con marmellate di fragole
  • Ho detto pastaaaa!: pasta all'uovo agli spinaci



Ora ecco la ricetta del cioco panetùn - il mio penettone fatto in casa:



Ingredienti per 25 panettoncini da 100 gr: (potete usare anche gli stampi più grandi ovviamente)
  • 1 kg di farina manitoba
  • lievito madre disidratato (o 40 gr di lievito di birra)
  • 270 gr di burro
  • 270 gr di zucchero
  • 20 gr di sale
  • 500 gr di tuorlo d'uovo
  • 1 bacca di vaniglia
  • 270 gr di cioccolato gianduia



Cuciniamo insieme:
Per questi panettoni ho deciso di utilizzare del lievito madre disidratato che ho trovato al supermercato ma potete utilizzare anche il lievito di birra ovviamente sciolto in acqua tiepida.
Iniziate a preparare l'impasto (biga) con il lievito madre sciolto in circa 170 gr acqua a cui aggiungerete 200 gr di farina, ora impastate accuratamente, io ho usato un impastatrice per facilitarmi il lavoro. Lasciate lievitare l'impasto per un'oretta in un posto caldo e coperto da un panno umido, i tempi di questa prima lievitazione possono prolungarsi anche alle otto ore per favorire un ottimale lievitazione ho impastato la sera prima e ho lasciato lievitare durante la notte.
Trascorso il tempo vedrete che la biga sarà lievitata. Ora aggiungete il resto della farina, lo zucchero e il sale e impastate nuovamente, solo alla fine mi raccomando aggiungete il burro sciolto a bagnomaria e infine i tuorli. Fate ora impastare per una buona mezz'ora aggiungendo circa 150 gr di acqua così da ammorbidire l'impasto. Ora lasciate riposare una mezz'ora e infine aggiungete all'impasto la cioccolata gianduia tagliata a pezzettoni belli grezzi e rustici :)
è il momento di versare l'impasto nei pirottini, riempite con 80 gr di impasto ogni stampino (se usate uno stampo da un kg 800 gr) e ora tutti in fila e da bravi ancora a lievitare! Ho lasciato gli stampini per tutta la notte in forno precedentemente appena appena riscaldato e in compagnia di una pirofila piena di acqua bollente per tenerli umidi.
Vedrete che sorpresa la mattina quando ritrovete i vostri panettoncini cresciutissimi, avranno superato il
bordo dello stampo e saranno pronti per la cottura. Preriscaldate a 180° e cuocete per circa 20 minuti.
Et voilà il vostro panettone con tanto di gianduia fatto in casa è pronto!!
lalexa




sabato 7 dicembre 2013

Gnocconi alle erbette, brie e salsiccia

Hola bimbe! Questo periodo tanto per cambiare corro corro corro e tra una cosa e l'altra oggi ho combinato l'ennesimo patatrak... vado al bagno a fare pipì... ovviamente di corsa e rivestendomi con il cellulare in mano non mi cade nel water?! ...Ho sentito solo un plufff!! Un tonfo... subito lo pesco schifata, stacco subito la batteria e corro al pc a leggere su internet cosa bisogna fare in casi del genere... non usare il phon, non accenderlo subito, attendere qualche giorno.... uhm... mah... speriamo...
Da casa Alexa per ora è tutto, isolata dal mondo e incazzata ;)
Vi aggiornerò quanto prima sugli sviluppi futuri della saga cellulare... speriamo che non mi debba fare il regalo di Natale obbligato... non ne avrei molta voglia :(
Ma si, mi consolo ai fornelli stasera, vi lascio una ricetta sfiziosa e improvvisata (come al solito)...
A presto pupe!




Ingredienti per 4 tortini:

  • 150 gr di farina di semola
  • 1/2 litro di latte
  • 1 uovo
  • formaggio grana grattuggiato
  • sale
  • noce moscata
  • erbette e/o spinaci
  • 1 ricottina
  • brie
  • salsiccia



Cuciniamo insieme:
Iniziate preparando quello che sarà "l'impasto" del tortino, molto simile a quello usato per fare gli gnocchi alla romana: mettete sul fuoco il latte e portate a ebollizione, salate, aggiungete la noce moscata e quindi aggiungete la semola con l'aiuto di una frusta, quando inizia a rapprendersi spegnete il fuoco e aggiungete l'uovo e il parmiggiano.
Prepariamo ora il ripieno, bollite le vostre erbette (o spinaci), tritatele grossolanamente e mettetele in una terrina a cui aggiungerete la ricotta. Mescolate per bene.
Ora foderate con l'impasto di semola delle cocottine (o se preferite createne solo uno grande in una teglia) e riempitele con il composto di erbette e ricotta, io ho aggiunto al centro un pezzo di brie e un pezzetto di salsiccia, ricoprite le cocotte con un altro disco di impasto e ponete in forno a 180° fino a doratura!!

lalexa



martedì 3 dicembre 2013

Faraona al forno ruspante rampante

Hola bimbe,
ecco lalexa, prima di tutto grazie a tutte voi per aver “compreso” la mia assenza degli ultimi mesi, leggere i vostri commenti e saltare nuovamente tra i vostri blog mi ha dato sensazioni belle, quelle che forse per un po' (non per colpa vostra ovvio) mi si erano sopite ;) Ora sono qui, carica e con tanta voglia di condividere con voi i miei fornelli.
Un bacio a voi. Vi inviterei tutte qui... tanto la faraona era graaaandissima.... petto o coscia??
Non sono una grandissima amante di questo volatile... ma mi è capitata tra le mani l'occasione di avere una bella faraona ruspante...direttamente dal “produttore” al consumatore. Non potevo farmela scappare... beh... credo che la ricetta che vi propongo oltre che essere molto facile la esalti al meglio.



Ingredienti:
  • 1 faraona ruspanterampante
  • olive denocciolate

Per la marinatura:
  • succo di un limone
  • vino passito
  • 1 spicchio di aglio
  • origano
  • salvia
  • timo
  • 1 foglia di alloro
  • pepe rosa in grani
  • sale



Cuciniamo insieme:
La ricetta è davvero semplicissima e di grande effetto, visto che la faraona ha una carne davvero gustosa ma dal leggero retrogusto selvatico ho deciso di metterla tagliata a pezzi a marinare per una notte intera in un vino passito dolce al quale ho aggiunto il limone, le spezie, gli aromi sopracitati e il sale.
Passata la notte rosolate per bene i vostri pezzi di faraona in una padella senza aggiungere olio, visto che la carne contiene i suoi grassi... poi adagiatela in una teglia da forno e coprite con la marinaturae e aggiungete le vostre belle e buone olive intere (denocciolate!) Ponete in forno a 200° per 30 minuti poi coprite con della stagnola e continuate la cottura per altre 2 orette buone a 180°. Infine togliete la stagnola e ultimate la cottura per dieci minuti per dare croccantezza alla pelle della faraona.
Impiattate e mangiatene tutti! ;)

lalexa


lunedì 25 novembre 2013

Strangolapreti di spinaci... per strangolarmi!

Bimbe. Non ho scuse. Non ne ho. Mi genufletto per l'assenza, non spreco tempo a parlarvi della mia atrofizzazione creativa, della mancanza di tempo che in questo periodo più che mai alita ridanciana sulla mia persona. Non vi annoierò con racconti inutili di vicissitudini e piagnistei. Io non mollo. Sono tornata e provo a restarci!! Solo un grazie a tutte le Bimbestelline che gravitano pazienti attorno a me. Prendetemi così... vi voglio bene!
Non mi sono dimenticata di nessuna di voi. No no... nessuna!

...Ti senti sola, con la tua libertà
ed è per questo che tu
ritornerai, ritornerai
ritornerai, ritornerai

Oggi un piatto che la mia mamma mi cucinava sempre quando ero piccola: li chiamano gnocchi di spinaci, gnudi, canederli verdi... per me sono gli strangolapreti.



Ingredienti per due persone:

Per gli gnocchi:
  • 100 gr di spinaci lessati e tritati grossolanamente
  • 1 uovo
  • 20 gr di latte
  • 100 gr di pane raffermo tagliato a dadini
  • 1 cucchiaio di farina
  • 1 grattuggiata di noce moscata
  • sale

Per il condimento:
  • 1 spicchio di aglio
  • 30 gr di burro fuso
  • parmigiano grattuggiato
  • 1 foglia di salvia




Cuciniamo insieme:
Mettete in una terrina il pane raffermo tagliato a dadini a cui aggiungerete il latte intiepidito. Date una bella mescolata e aggiungete gli spinaci frullati, il sale, l'uovo e la farina e la noce moscata.
Fate riposare l'impasto coperto per un paio d'ore (più riposa meglio è), portate a ebollizione l'acqua salata e formate degli gnocchi con l'aiuto di due cucchiai che cuocerete quando l'acqua bolle.
Quando i vostri strangolapreti verranno a galla disponeteli in una teglia, a parte avrete preparato il burro fuso aggiungendogli lo spicchio d'aglio e la salvia per insaporirlo. Cospargete gli gnocchi di formaggio grana grattuggiato e concludete con il vostro burro fuso (ovviamente senza l'aglio).
E ora usateli per strangolarmi!!!

A presto!
lalexa




martedì 1 ottobre 2013

Ritorno con linguine al mare di Pantelleria. O si ama o si odia.

Hola bimbe!
Ebbene si... ecco lalexa.
Cavolo... mi vergognavo quasi a rientrare così dopo questo lungo silenzio. Ma la voglia e la passione per questo blog, per voi e per le mie ricette mi riporta qui. 
Sarò sincera con voi, lalexa ha passato un periodo per così dire intenso, una periodo lavorativo che mi faceva tornare a casa la sera con il solo desiderio di staccare il cervello da tutto, forse un leggero calo di stimoli in un lavoro in cui sono di fondamentale importanza. Beh... un periodo così capita a tutti. Ora, forse anche grazie alle attesissime ferie sto meglio, sono più serena, rigenerata e sognatrice... di così tanti sogni che il solo pensiero mi asfalta la strada davanti e me la rende più piacevole. Sognare non costa niente... o anche si, ma mi fa stare bene, benissimo. Ve ne parlerò un giorno.

Come vi avevo detto sono stata a Pantelleria. 
Ero stufa di sentirmi dire nei mesi precedenti da chi già ci era stato che Pantelleria o si ama o si odia, che non esistono le vie di mezzo... beh mi sembravano tutti dei fissati. 
Sono scesa dall'aereo che il buio aveva gia avvolto l'isola, la prima cosa che mi ha colpito una volta scesa dalla scalettaè stato l'odore: uva, zolfo, salsedine, roccia... un odore diverso da quello che avevo ancora nelle narici, un odore forte che mi ha trasportato e stordito fino all'arrivo al dammuso... una caramellina di roccia nera che solo la mattina dopo mi ha regalato un panorama che mi ha fatto dimenticare tutti i duri mesi precedenti.



E in quell'ora in cui in giro ci sono solo gli anziani che vanno a messa e il profumo del pane caldo io e il mago siamo saliti in sella al nostro motorino e abbiamo iniziato l'esplorazione. Che isola strana... pochi km quadrati di terra circondati da un mare a volte blu, a volte azzurro a volte verde...trasparente come una piscina. Un mare vivo e selvaggio. Una popolazione che a volte ignora il mare per sentirsi contadina ancorata alla sua terra più che alle sue barche. E allora via... un tuffo al mare e un giro tra i campi dove ci siamo intrattenuti a parlare prima con i pescatori, poi con i contadini con la schiena rotta dalla vendemmia (delle piante così basse che per vendemmiare sei praticamente sdraiato per terra), poi di nuovo al mare a cercare di pescare i ricci per la nostra cena al dammuso. Poi con la retina piena di ricci di corsa a prendere una bottiglia di zibibbo in piccole cantine da dove trasuda lavoro e passione. 
Un posto dove il turista è sì sacro... ma anche no. Dove: "Venite quando volete ma queste rocce nere sono nostre". Insomma Pantelleria o la ami o la odi. Niente di più vero. Io la amo. Il mago anche. E un pezzo del nostro cuore l'abbiamo lasciato anche là su scogli ruvidi e splendidamente inospitali.






Non potevo non fare un tributo alla cucina pantesca e a tutta l'isola. Un piatto che ho avuto la fortuna di assaggiare in un ristorantino sul mare. Così buona che assolutamente era da riproporre e da inserire nel mio ricettario. Assolutamente geniale nella sua semplicità.

Ingredienti per due persone:

  • 160 gr di linguine
  • 1 spicchio di aglio
  • olio evo
  • mezza melanzana
  • 8 gamberi rossi
  • 8 pomodori pachino
  • ricotta salata
  • prezzemolo
  • una spruzzata di zibibbo secco



Cuciniamo insieme:
Tagliate a cubetti non troppo piccoli la melanzane e tenetela mezz'oretta cosparsa di sale, dopodiché friggetela e ponetela assorbente asciugandola per bene. Mettete da parte.
In una padella mettete un filo di olio evo e lo spicchio di aglio intero quindi ponete i gamberi rossi interi, fateli soffriggere e spruzzate con lo zibibbo. Aggiungete i pomodorini e saltate per qualche minuto. Infine aggiungete le melanzane, spegnete il fuoco e aggiustate di sale se occorre. 
Cuocete le linguine quando saranno al dente scolatele e saltatele in padella con il condimento, impiattate e spolverate con una grattuggiata di ricotta salata e una manciata di prezzemolo fresco tritato. Geniali

lalexa



amore. a te.