martedì 28 maggio 2013

Ravioli al the di rosa canina e bruscandoli e... RubricACcE!

Ebbene bimbe! Da oggi parte una super rubrica gestita da lei... Ace! Complice una serata brava, il nostro feeling e la sua innata simpatia lei mi sfodera sorniona una delle (tra mille) domande balorde - Lexi? Come si fa a mangiare un panino correttamente senza smerdarsi? - La amo. A volte la prenderei a sberle e lei me :) È la mia Ace, pudica nelle emozioni, tosta e cazzutissima anche se spesso non lo sa, creativa di natura e ingenua e al tempo stesso inopportuna. È lei! La speciale creatura che una volta alla settimana ci farà roboare con la testa curando questa speciale rubrica: Signore e signori... "la  rubricACcE"! Ovviamente non sarò solo io a risponderle... Se vi va di delirare insieme... Prego Signore! :)

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Ecco il primo quesito:

Gentili Lalexa e blogosfera tutta,
la mia domanda per la rubricACcE della settimana è:

HAMBURGER EDUCATO:

C'è un segreto per mordere con gusto un panino senza far scivolare fuori tutti gli ingredienti, incorrendo nello scherno dei presenti? 

"Se ci scambiamo una moneta avremo entrambi una moneta.
Se ci scambiamo un'idea avremo entrambi due idee"
Ace


La parola all'esperta:  (mah!)
Cara Ace,
mi poni una domanda molto spinosa!
vedi, da anni noi foodblogger ci arrovelliamo su tale questione. Anche noi esperte culinarie ogni qualvolta dobbiamo preparare un semplice panino rischiamo, sopratutto nel momento dell'immortalamento (????), sfaceli ma più ancora ci sentiamo inopportune nell'addentaggio.
Ovviamente però noi foodblogger abbiamo una risposta a tutto (ahahah)... la soluzione potrebbe essere quella di non tagliare il panino fino in fondo... creando una sorta di tasca (ovviamente creata solo per te) cosicché gli altri commensali che addenteranno il loro panino tagliato invece per intero non potranno che ammirare le tue doti da galateo mangereccie e spetterà loro fare la figura barbina. Ovviamente non dovrai mai svelare il barbatrucco!
Resto a disposizione.
Alla prossima settimana! :)

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Periodo particolarmente creativo per Lale... la mia testolina si diverte a frullare ricette :) oggi un raviolo risottato nel the di rosa canina.




Ingredienti per due persone:

Per l'impasto:
  • 50 gr farina riso
  • 50 gr farina kamut
  • sale
  • acqua
  • foglioline di pomodoro e origano fresco

Per il ripieno:
  • bruscandoli (luppolo sevatico)
  • 1 cucchiaio di ricotta
  • 1 patata piccola
  • 1 cucchiaio di olio evo 
  • 1 spicchio di aglio
  • sale

Per la salsa:
  • 2 fette di pane raffermo
  • brodo vegetale
  • parmigiano reggiano

Per la gelatina di birra:
  • birra (1/3 di bicchiere)
  • 1 cucchiaino di  agar agar
  • mezzo cucchiaino di zucchero
  • 2 bustine di the di rosa canina per cuocere i ravioli


Cuciniamo insieme:
Iniziate facendo la pasta per i ravioli: lavorate la farina con il sale, le foglioline di origano e pomodoro e l'acqua e ponete l'impasto in frigo per mezz'oretta avvolto da pellicola.
Nel frattempo lessate i bruscandoli e passateli in padella con l'olio e lo spicchio di aglio (che poi leverete). Tagliateli grossolanamente e metteteli in una terrina con la ricotta, il sale e la patata bollita schiacciata.
Stendete la pasta e create i ravioli riempiendoli con questa farcia.
A parte fate abbrustolire le fette di pane in una padella e poi aggiungete il brodo e il parmigiano e passate il tutto con il frullatore ad immersione.
Per la gelatina mettete la birra, lo zucchero e l'agar in un pentolino e spegnete il fuoco appena prende il bollore. Fate rafferddare.
In una pentola con due tazze di acqua bollente fate riposare due bustine di the alla rosa canina (come per fare un the). Dopo una ventina di minuti riaccendete il fuoco e fate cuocere i vostri ravioli. L'acqua vi sembrerà poca ma i ravioli non dovranno cuocere come la pasta ma risottare, durante la cottura il the si rapprenderà creando una straordinaria crema, l'importante è che durante la cottura continuate a mescolare i ravioli... Impiattate con la zuppetta di pane, la salsa di cottura al the ottenuta e la gelatina! Buon appetito.

lalexa







Con questa ricetta partecipo al contest Un piatto di tè?!



sabato 25 maggio 2013

Tartare di carpaccio con uovo di quaglia marinato

Oggi, torno alla realtà... dopo essermi ingozzata di finte mele e aver perso la memoria come la povera Biancaneve mi sollazzo con questa tartare. ;) ...Scusate i miei deliri ma avevo bisogno di staccare e fantasticare con la testolina.
Quanto amo la classica tartare di manzo, ma questa volta ho voluto provarla utilizzando un buon carpaccio che mi ha consigliato il mio macellaio. Davvero delicata.





Ingredienti per due persone:

Per la tartare:
  • 180 gr di carpaccio di manzo freschissimo
  • 1 cucchiaino di senape
  • succo di lime
  • sale
  • erba cipollina
  • pepe
  • olio evo

Per l'uovo marinato:
  • 2 rossi d'uovo di quaglia
  • 50 gr di sale
  • 50 gr di zucchero
  • semi di senape pestati
  • 1 kiwi



Cuciniamo insieme:
Prima di tutto prepariamo i nostri ovetti di quaglia. Separate il tuorlo dall'albume e mettete solo il rosso in un composto di sale e zucchero in parti uguali a cui ho aggiunto dei semi di senape schiacciati per conferire più carattere. Ricoprite i tuorli con il composto e lasciate marinare per un paio d'ore. Più li lasciate marinare più si solidificheranno.
Tagliate il carpaccio a coltello in maniera grossolana per non rovinare e sfibrare la carne (vogliamo o non vogliamo una tartare) e mettetela in un contenitore di plastica (l'acciaio rischia di ossidare la carne), aggiungete il succo di lime, il sale, la senape, il pepe, un filo d'olio evo, un po' di erba cipollina, mescolate per bene e lasciate marinare in frigorifero non più di un quarto d'ora (altrimenti la carne "cuoce" troppo).
Quando tutto è pronto impiattate creando uno strato di tartara alternandolo con delle fettine di kiwi tagliate sottili. Terminate il piatto con l'ovetto marinato, un filo d'olio e semi di sesamo a piacere.
Un tartarina fresca e gustosissima.

lalexa



 "Con questa ricetta partecipo al contest di L'Ennesimo Blog di Cucina, CRE-AZIONI IN CUCINA, di maggio"











venerdì 24 maggio 2013

Mele di krapfen ca' mortazza per Biancaneve

C'era una volta...

...c'era una volta biancaneve. Da un po' di tempo, non si sa perché (o forse si) prova una certa repulsione per le mele, quelle rosse poi non le può proprio vedere. E allora passa la sua vita girando tra boschi, paesi e città cercando di evitare tutti i fruttivendoli. I nani sono cresciuti... di età... e ormai ognuno fa la sua vita lontano dal bosco, brontolo ad esempio va tutti i giorni in ufficio e se la passa abbastanza bene; dotto sognava una carriera in borsa e invece è cassaintegrato alla fiat, mammolo studia ancora con buoni risultati e ogni tanto manda un sms a Biancaneve per chiederle come va... e Biancaneve si gode la maturità, si rilassa ascoltanda sana musica rock, facendo il bagno nel torrente del bosco e vive di rendita grazie ai proventi della sua fiaba.
Ma un giorno...
Una losca figura iniziò ad aggirarsi nel bosco invidiosa del tenore di vita di Biancaneve. 
Eh no eh - disse la bionda arcigna strega - non è giusto che quella svampita sciacquetta se la spassi così, ora la frego io - La strega allora si ingegnò - cavolo con le mele non la frego più - e allora si chiuse nel suo scantinato laboratorio e con una mela come modello si mise a impastare, lievitare, condire, farcire, cuocere, scaldare, abbellire... ne uscirono delle similmele salate che con l'aggiunta di un ingrediente segreto avevano il potere di cancellare la memoria. Il piano era pronto...
Un giorno Biancaneve passeggiava tranquilla nel bosco... l'ora di pranzo era vicina e i brontolii del suo stomaco sembravano un temporale pronto ad esplodere. Ed ecco che a lato del sentiero incontrò una simpatica vecchina (è così svampita che non le è bastata la prima volta e non le è venuto il dubbio che fosse una vecchiarcigna strega) che le disse che lei odiava le vere mele e che ne aveva studiate altre... salate, buone, fumanti... e che (guarda caso) gliene offriva una... Biancaneve, ovviamente saltellando per la gioia ne smozzicò subito una... tiè... fregata! 
Stregalexa sogghignò sotto i baffi (finti sia chiaro). Biancaneve oramai senza un briciolo di memoria era nelle sue mani... e la stregaccia paracula convinse quella povera indifesa fanciulla di essere  in realtà sempre stata (così tanto per dispetto) un vecchio lupo di mare alla ricerca dell'arca perduta... e così da quel giorno Biancaneve (per colpa dell'invidia di stregalexa) gira vestita da marinaio metrosexual le spiagge d'Italia alla ricerca di quelle che crede essere la sua barca.... quindi se quest'estate andate al mare e la vedete... fate finta di niente. L'invidia non è finita. 
La morale!? Ovviamente non c'è. Prendete la fiaba per quella che è... e se un giorno in un bosco trovate una vecchina con un ciuffo biondo che esce da sotto la parrucca... non fatevi fregare. Sono io. 




Ingredienti per sei krapfen:

Per l'impasto:
  • 100 gr di patate bollite
  • 100 gr di farina
  • 10 gr di latte
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 6 grammi di lievito
  • 2 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1 rosso d'uovo
  • sale
Per la farcitura:
  • mortadella
  • formaggio grana
  • curry rosso
  • olio evo
  • una linguina per decorare ;)

Cuciniamo insieme:
Stemperate il lievito nel latte scaldato insieme allo zucchero, lasciate riposare un quarto d'ora. Sul piano di lavoro schiacciate le patate, aggiungete la farina, il sale, il rosso d'uovo, il concentrato di pomodoro e infine il lievito. Impastate il tutto e create dei dischetti di circa un centimentro di spessore. Da questo impasto ne usciranno circa dodici. Su sei di questi ponete un quadratino di mortadella e uno di formaggio grana e con gli altri sei richiudete molto bene aiutandovi con una passata di acqua sui bordi per sigillare. Date la forma di palline e spolverate con il curry rosso la superficie. Fate lievitare per due ore circa.
Passato il tempo create i piccioli  finti inserindo un pezzettino di linguina in ogni "mela". Ungete per bene la superficie di tutte le sei "melette" con l'aiuto di un pennello da cucina e infornatele a 180° fino a doratura.
Et voilà... la mia fiaba è servita.

lalexa




...anche i sette nani hanno approfittato delle mie mele. Fulminati.



Con questa ricetta partecipo al contest "La fiaba è servita" di "Kitchen Cri" e "A Pancia Piena"



giovedì 23 maggio 2013

Gnocchi di marmellata di fragole, su fonduta di taleggio e malva... al burro di cacao!

Bimbissime! Qui perfortuna la situazione pian piano sta tornando alla normalità la gente in paese sta lavorando sodo per rimettere tutto a posto.
Ieri ho deciso di fare la marmellata di fragole... non solo perché l'adoro ma anche perché il contest di Cà Versa mi ha stimolato nella creazione di questi gnocchi... a Valencia avevo acquistato del burro di cacao che volevo usare per qualche dolce... ma sapete che io con i dolci sono un disastrino...quindi ho pensato di proporlo in questo piatto... davvero particolari, delicati ma con grande carattere. Da provare!
Vi stringo forte. In questi giorni prenderò un momento tutto mio/vostro, ho proprio voglia di passare da tutte voi.
Ma passiamo alla ricetta!




Ingredienti per due persone:

Per gli gnocchi:
  • 250 gr di ricotta fresca
  • 80 gr di farina
  • 2 cucchiai di marmellata di fragolozze
  • 1 pizzico di sale

Per la fonduta :
  • 60 gr di taleggio
  • foglie di malva bollite
  • 1 lacrima di latte

  • burro di cacao
  • fiori di malva e marmellata di fragola per guarnire


Cuciniamo insieme:
In una terrina lavorate insieme la ricotta, la marmellata, la farina e il sale.
Nel frattempo mettete a bollire una pentola di acqua. A parte bollite per qualche minuto le foglie di malva.
In un pentolino fate sciogliere il taleggio con poco latte, poi aggiungete le foglie di malva e passate il tutto con il frullatore ad immersione.
È il momento di fare gli gnocchi, quando l'acqua bolle create delle quennelle con l'aiuto di 2 cucchiai e buttate gli gnocchi nell'acqua, quando salgono a galla scolateli e saltateli in una pentola dove avrete fatto sciogliere poco burro di cacao puro.
Impiattate completando con la fonduta e le guarnizioni di marmellata e fiori di malva.
Gnam ;)

lalexa












lunedì 20 maggio 2013

Torta di farro e semi di lino con pissacani e burrata

Le mie bimbe. Commozione. Grazie per l'immenso supporto che in questi giorni mi avete dato e per tutta la solidarietà dimostrata. Siete state linfa vitale per me, giuro, commozione. Non voglio dilungarmi perchè poi Lalexa si sente patetica ma non avete idea di cosa tutto questo abbia rappresentato per me. Un grazie veramente urlato.
E oggi sulle scale di casa mia ho trovato per terra una cartoccetta... e sopra una scritta... bella.

"Bianco coniglio 
ci ha portato il GRANO,
dopo averci giocato e 
dopo averlo colorato
abbiamo fatto un fiore.
Poi ci ha portato
la TERRA con quella
e l'acqua abbiamo 
fatto il fango e piantato il nostro
fiore"

  

Ingredienti per la torta:

Per l'impasto:
  • 100 gr di farina di farro
  • 100 gr di farina di semi di lino
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 80 gr di acqua
  • sale

Per la farcitura:
  • Tarassaco (Pissacani) bolliti 
  • 1 burrata
  • 1 salamino Kaminwurst
  • 1 zucchina tagliata a julienne
  • 1 uovo
  • sale


Cuciniamo insieme:
Impastate le farine con l'olio, il sale e l'acqua e mettetelo a riposare in frigo avvolto nella pellicola per mezzora. Trascorso il tempo tirate l'impasto e stendetelo in uno stampo.
In una terrina mettete il tarassaco, la burrata a pezzetti, la zucchina, il sale, l'uovo e il salamino tagliato a fettine, mescolate bene e riempite la torta con il composto ottenuto. Mettete in forno a 180° per circa 40 minuti.
Molto rustica!

lalexa





Con questa ricetta partecipo al contest "Ricette da pic-nic" di Deliziandovi.it



venerdì 17 maggio 2013

Sformato fiori di zucchina, ricotta e... tanta troppa acqua!

Era circa la mezzanotte di ieri sera quando con il Mago si tornava a casa dopo aver passato una piacevole serata con amici in città a Verona. Io abito in una località a circa 20 km, il mago poco prima di svoltare per la stradina che porta a casa mi stava dicendo: “Chissà nel vicentino come va con sta acqua alta”... D'un tratto... sirene, protezione civile, luci, caos, rumore... proprio alla svolta per casa mia. Mi fermo e chiedo informazioni... la ragazza della protezione scuote il capo e dice solo: “Un disastro!!”. Mi si gela il sangue nelle vene... un disastro... nel mio paesino... Parcheggiamo nella piazza e di corsa andiamo verso quello che era un inferno. Luci. Persone. Sguardi persi nel vuoto. Persone che corrono. Sommozzatori. Si ventila la voce che ci sia un morto... e tanta tanta tanta acqua nella strada che porta a casa mia. Acqua che scorre fangosa e agitata. E io che tremo e corro verso un pompiere e dico che devo andare a casa... che ho il mio gatto a casa... e voci e non si può ora e chiedo se la mia zona è colpita e mi dicono che quella è la zona maggiormente colpita... che è straripato un fiumiciattolo che fino ad a ieri non avevo quasi mai notato... mai vista una cosa del genere. Con il mago abbiamo attraversato la strada con l'acqua sopra il polpaccio. Un delirio... tutti i garage delle case e i piani terra colmi di acqua incazzata... straripanti di vita che si è presa nella case di ognuno. Cerco di trattenere le lacrime. Arrivo a casa... la mia e poche altre completamente salva.... solo inumidita e sporca di fango... piango. Un paese in ginocchio. La notte drammatica, sirene e pompe che aspirano l'acqua dalle case. La gente oggi gravita sulla strada. Vuoto negli occhi ma tenacia e determinazione. Da qui per ora è tutto. Spero che il peggio sia passato. Ora attendo il sole. Mai desiderato così tanto.
Vi bacio forte come non mai!





Ingredienti per lo sformato:
  • 8 zucchine piccole con il loro fiore
  • olio e vo
  • 1 ricotta di bufala
  • 4 acciughe
  • pecorino grattuggiato
  • pangrattato
  • sale




Cuciniamo insieme:
La ricetta è davvero facilissima e veloce, foderate uno stampo leggermente unto con i fiori di zucchina aperti creando un rivestimento. Tritate a julienne le zucchine in una terrina, aggiungete la ricotta, il pecorino grattugiato, le acciughe sminuzzate grossolanamente, il sale e una manciata di pangrattato; date una bella mescolata e riempite lo stampo dove già messo i fiori. Se vi va ricoprite anche la superficie con i fiori, aggiungete un filo di olio e mettete in forno a 180° per circa 40 minuti. Et voilà.

lalexa




Con questa ricetta partecipo al contest "Di cucina in cucina - maggio" del blog Chez Monik



sabato 11 maggio 2013

Moussaka a ca'!

Olè belle belle belle bimbe!
Giornate di grandi vibrazioni positive per Lalexa che nascono come la fenice da situazioni sgradevoli. Gli ultimi eventi accaduti mi hanno fatto cogliere e comprendere a fondo un sacco di cose! La consapevolezza che attorno ci sono soggetti ignoranti, cattivi e noiosi e che l'unica direzione da prendere è quella che deve andare verso un bene creativo. Tutti questi ultimi eventi non hanno fatto che rafforzarmi incredibilmente e rafforzare ancor di più (se fosse possibile) il mio rapporto con il mio Mago Pancione. Non sto qui a raccontare la farsa accaduta perché vi annoierei... o forse vi farei sorridere troppo... ma so che potete capire. Il punto è che ho preso atto definitivamente che quel che si semina poi si raccoglie... e questo destino karmico torna sempre. Non si scappa! Spesso è una questione di stile e buongusto il modo di viversi la vita... e ci sono persone che tutto questo non ce l'hanno. Ma di ciò non mi curo, non guardo e passo senza girarmi! Ma la cosa davvero importante è che in questi giorni ho tenuto un convegno sulla pet therapy, dover parlare davanti a molta gente mi ha rinfrancato... mi ha come dire dato una botta di autostima non indifferente... e quindi è andata benone ragazze!!! Oggi felicità e leggerezza e che mi frega se ho kili di roba da stirare, il divano da cambiare, la lavastoviglie da aggiustare e fuori piove... ci penso domani... ora vi porto con me in Grecia!


Ingredienti per una teglia:

Per il ragù:
  • 150 gr di macinato di manzo
  • 50 gr di macinato di maiale
  • 1 carota
  • 1 pezzo di sedano
  • 1 cipolla
  • 300 gr di passata di pomodoro
  • olio evo
  • vino bianco
  • rosmarino
  • sale
  • pepe

Per la copertura di besciamella e uovo:
  • 500 gr di latte
  • 20 gr di burro
  • 20 gr di farina
  • sale
  • noce moscata
  • 1 uovo

  • 4 melanzane
  • farina
  • olio per friggere
  • 3 patate di grandezza media


Cuciniamo insieme:
Iniziamo col fare il ragù. La moussaka normalmente viene fatto con la carne di agnello ma a me sinceramente non fa impazzire e ho preferito riadattarlo al mio palato. Iniziamo col fare il classico ragù: tritate cipolla, sedano e carota e appassite in olio evo quindi aggiungete i macinati e fate rosolare molto molto molto bene. Quando la carne è ben rosolata sfumate con il vino bianco quindi unite il pomodoro e salate, pepate e fate cuocere almeno per un paio d'ore a fuoco basso, alla fine aggiustate di sale e aggiungete gli aromi tritati. Mettete poi da parte il ragù.

Passiamo alla “besciamella”: il moussaka è ricoperto da questa salsa che non è proprio la classica besciamella, andiamo a farla insieme: fate sciogliere il burro in una pentola e incorporate mescolando con le fruste la farina, spegnete il fuoco e fate raffreddare. A parte fate scaldare il latte aggiungendo il sale e la noce moscata; ora unite mescolando continuamente con la frusta il latte caldo alla farina stando attenti a non creare grumi. Fate cuocere a fuoco lento mescolando di tanto in tanto per una decina di minuti. Alla fine aggiungete il rosso di un uovo alla besciamella e molto delicatamente il bianco precedentemente montato a neve.

Tagliate a fette le melanzane e mettetele in uno scolapasta cosparse di sale per una mezz'oretta poi infarinatele e friggetele (se non vi va di friggerle potete grigliarle). Mettete da parte.
Pelate le patate e tagliatele a fette non troppo sottili e fatele sbollentare qualche minuto in acqua salata, ora assembliamo il piatto.

In una pirofila ponete uno strato di melanzane, seguito da uno strato di patate a fette, ora uno strato di ragù e infine chiudete con il resto delle melanzane. Ora ricoprite il tutto con la salsa di besciamella e mettete in forno a 180° per circa 45 minuti.

Piatto non velocissimo ma ne vale la pena...

lalexa



martedì 7 maggio 2013

Tagliatelle - crespelle speck cotto, fave e felicità!

La felicità è sempre dietro l'angolo: la felicità arriva all'improvviso, indipendentemente dalla situazione e dalle circostanze, tanto da sembrare spietata
Banana Yoshimoto, Ricordi di un vicolo cieco, 2003

Ho pensato sai Robi alla ricetta da dedicarti per il tuo contest... e c'ho pensato non poco... e oggi mentre tornavo da un estenuante convegno sulla sindrome del burnout nelle professioni di cura mi è venuto un flash... alla fine cosa serve?! Mezz'ora di tempo e semplicità. Le apparenze a volte ingannano... non la classica pasta all'uovo come sembra ;)




Ingredienti per due persone:

Per le crespelle:
  • 120 gr di farina
  • 200 gr di latte
  • 2 uova
  • sale

Per il condimento:
  • 1 fetta di speck cotto tagliata spessa (insaccato altoatesino chiamato anche prosciutto tirolese)
  • fave fresche
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio evo
  • pepe rosa



Cuciniamo insieme:
Prepariamo le crespelle. Mescolate con la frusta in una terrina la farina con le uova, aggiungete il sale e lentamente il latte creando un impasto omogeneo. Scaldate nel frattempo una padella antiaderente e versate un mestolo scarso di impasto inclinando la padella come per fare le crepes fino a doratura da entrambi i lati. Mettete le crespelle da parte e nella stessa padella prepariamo il condimento: in un po' d'olio, aggiungete lo spicchio d'aglio e le fave fresche . Dopo qualche minuto minuti aggiungete lo speck cotto a dadini e qualche grano di pepe rosa. Infine fate saltare la pasta di crepes che avrete ottenuto arrotolando insieme tutte le crepes e tagliandole a listarelle. Se occorre aggiustate di sale.

Non pensavo ma il piatto dà grande soddisfazione per l'accostamento croccantino della fava e l'affumicato dello speck cotto. Un alternativa al classico condimento piselli e prosciutto. ;)

Buonizzimizzime e velozizzime!!

lalexa

anche questa è per la Robi...

Con questa ricetta partecipo al contest "Happiness is homede di The Dreaming Seed"


lunedì 6 maggio 2013

Torta brisè erbe di campo e tacchino

Capita spesso che qualcuno sostenga che io sia una tipa... strana. Strana io? Ma dico... forse il concetto di stranezza non mi è chiaro fino in fondo, strano può voler dire tutto e niente. All'inizio rimanevo quasi offesa davanti a queste affermazioni.
Poi rifletto... Ma cazzo avete visto che razza di gente fulminata appare ogni giorno nei miliardi di format-trash che girano sul piccolo schermo? Gente che si mangia chili di carta igienica e che dorme con un phon acceso nel letto, gente che vive sotterrata in casa da quintali di pattume e animali di vario genere che a loro volta non penso se la vivano proprio benissimo; persone con malattie imbarazzanti che mi vien da dire... poverette... Ma perché cacchio devi andare in tv a mostrare le tue miserie?! Madri completamente decerebrate che organizzano feste miliardarie in casa per i propri mocciosi con tigri ed elefanti e madri e padri ancora più dementi che conciano le proprie creature infanti come se dovessero essere delle meretrici tra le più feroci, sciaquette che sembrano uscite da un circo di cattivo gusto che ricordano vagamente Moira Orfei (con tutto il rispetto per questa simpatica donna) che improvvisamente si accorgono di essere considerate delle “zoccolaccie” e che quindi gradirebbero apparire più soft, più acqua e sapone... e non contenti di tutto ciò ora i programmi si stanno incrociando: gente xxl sepolta in casa con ossessioni compulsive, tra un po' vedremo madri che non sapevano di essere incinte che cucineranno mentre partoriscono... con l'immancabile chef di turno che le bacchetta perché non stanno lavorando bene... il paradosso è che questi programmi me li guardo vittima del tubo catodico con il mio Mago Pancione che mi guarda con sdegno e disprezzo... e me li guardo... Perché? Esorcizzano le mie paure... mi fanno comprendere che la normalità forse è solo e semplicemente la nuova frontiera. La strada da percorrere... mestolo in mano e grembiulino in vita. Oggi andiamo per erbe!


Ingredienti per una torta:

Per la pasta brisè:
  • 250 gr farina
  • 120 gr di burro a temperatura ambiente
  • 5 gr di zucchero
  • sale
  • mezzo bicchiere di acqua ghiacciata

Per la farcitura:
  • erbe miste di campo (bruscandoli, ortiche, erba amara, asparagi selvatici, borragine, tarassaco, alliaria)
  • 1 carota
  • 100 gr di carne di tacchino tritata
  • 1 uovo
  • sale
  • grana grattugiato


Cuciniamo insieme:
Disponete la farina sul piano di lavoro con il sale e lo zucchero e al centro mettete il burro a tocchetti. Lavorate il tutto molto velocemente fino a ottenere un impasto sabbioso, versate al centro l'acqua e incorporate bene all'impasto. Create una palla e mettete in frigo avvolto da pellicola per una mezz'oretta.
A parte lessate tutte le vostre belle erbe di campo raccolte, frullatele grossolanamente e mettetele in una terrina insieme al sale, l'uovo, la carne di tacchino e la carota tritata grossolanamente e una manciata di grana grattugiato e mescolate bene!
Stendete la pasta brisè e disponetela in uno stampo antiaderente, riempite con il composto di erbe e carne e spolverate se vi va con del grana. Cuocete ora a 180° per circa 40 minuti.
Ottima calda e anche fredda!

lalexa




Con questa ricetta partecipo al contest "Ricette spontanee" di Gattoghiotto e Rifugio Meira Garneri