sabato 7 dicembre 2013

Gnocconi alle erbette, brie e salsiccia

Hola bimbe! Questo periodo tanto per cambiare corro corro corro e tra una cosa e l'altra oggi ho combinato l'ennesimo patatrak... vado al bagno a fare pipì... ovviamente di corsa e rivestendomi con il cellulare in mano non mi cade nel water?! ...Ho sentito solo un plufff!! Un tonfo... subito lo pesco schifata, stacco subito la batteria e corro al pc a leggere su internet cosa bisogna fare in casi del genere... non usare il phon, non accenderlo subito, attendere qualche giorno.... uhm... mah... speriamo...
Da casa Alexa per ora è tutto, isolata dal mondo e incazzata ;)
Vi aggiornerò quanto prima sugli sviluppi futuri della saga cellulare... speriamo che non mi debba fare il regalo di Natale obbligato... non ne avrei molta voglia :(
Ma si, mi consolo ai fornelli stasera, vi lascio una ricetta sfiziosa e improvvisata (come al solito)...
A presto pupe!




Ingredienti per 4 tortini:

  • 150 gr di farina di semola
  • 1/2 litro di latte
  • 1 uovo
  • formaggio grana grattuggiato
  • sale
  • noce moscata
  • erbette e/o spinaci
  • 1 ricottina
  • brie
  • salsiccia



Cuciniamo insieme:
Iniziate preparando quello che sarà "l'impasto" del tortino, molto simile a quello usato per fare gli gnocchi alla romana: mettete sul fuoco il latte e portate a ebollizione, salate, aggiungete la noce moscata e quindi aggiungete la semola con l'aiuto di una frusta, quando inizia a rapprendersi spegnete il fuoco e aggiungete l'uovo e il parmiggiano.
Prepariamo ora il ripieno, bollite le vostre erbette (o spinaci), tritatele grossolanamente e mettetele in una terrina a cui aggiungerete la ricotta. Mescolate per bene.
Ora foderate con l'impasto di semola delle cocottine (o se preferite createne solo uno grande in una teglia) e riempitele con il composto di erbette e ricotta, io ho aggiunto al centro un pezzo di brie e un pezzetto di salsiccia, ricoprite le cocotte con un altro disco di impasto e ponete in forno a 180° fino a doratura!!

lalexa



martedì 3 dicembre 2013

Faraona al forno ruspante rampante

Hola bimbe,
ecco lalexa, prima di tutto grazie a tutte voi per aver “compreso” la mia assenza degli ultimi mesi, leggere i vostri commenti e saltare nuovamente tra i vostri blog mi ha dato sensazioni belle, quelle che forse per un po' (non per colpa vostra ovvio) mi si erano sopite ;) Ora sono qui, carica e con tanta voglia di condividere con voi i miei fornelli.
Un bacio a voi. Vi inviterei tutte qui... tanto la faraona era graaaandissima.... petto o coscia??
Non sono una grandissima amante di questo volatile... ma mi è capitata tra le mani l'occasione di avere una bella faraona ruspante...direttamente dal “produttore” al consumatore. Non potevo farmela scappare... beh... credo che la ricetta che vi propongo oltre che essere molto facile la esalti al meglio.



Ingredienti:
  • 1 faraona ruspanterampante
  • olive denocciolate

Per la marinatura:
  • succo di un limone
  • vino passito
  • 1 spicchio di aglio
  • origano
  • salvia
  • timo
  • 1 foglia di alloro
  • pepe rosa in grani
  • sale



Cuciniamo insieme:
La ricetta è davvero semplicissima e di grande effetto, visto che la faraona ha una carne davvero gustosa ma dal leggero retrogusto selvatico ho deciso di metterla tagliata a pezzi a marinare per una notte intera in un vino passito dolce al quale ho aggiunto il limone, le spezie, gli aromi sopracitati e il sale.
Passata la notte rosolate per bene i vostri pezzi di faraona in una padella senza aggiungere olio, visto che la carne contiene i suoi grassi... poi adagiatela in una teglia da forno e coprite con la marinaturae e aggiungete le vostre belle e buone olive intere (denocciolate!) Ponete in forno a 200° per 30 minuti poi coprite con della stagnola e continuate la cottura per altre 2 orette buone a 180°. Infine togliete la stagnola e ultimate la cottura per dieci minuti per dare croccantezza alla pelle della faraona.
Impiattate e mangiatene tutti! ;)

lalexa


lunedì 25 novembre 2013

Strangolapreti di spinaci... per strangolarmi!

Bimbe. Non ho scuse. Non ne ho. Mi genufletto per l'assenza, non spreco tempo a parlarvi della mia atrofizzazione creativa, della mancanza di tempo che in questo periodo più che mai alita ridanciana sulla mia persona. Non vi annoierò con racconti inutili di vicissitudini e piagnistei. Io non mollo. Sono tornata e provo a restarci!! Solo un grazie a tutte le Bimbestelline che gravitano pazienti attorno a me. Prendetemi così... vi voglio bene!
Non mi sono dimenticata di nessuna di voi. No no... nessuna!

...Ti senti sola, con la tua libertà
ed è per questo che tu
ritornerai, ritornerai
ritornerai, ritornerai

Oggi un piatto che la mia mamma mi cucinava sempre quando ero piccola: li chiamano gnocchi di spinaci, gnudi, canederli verdi... per me sono gli strangolapreti.



Ingredienti per due persone:

Per gli gnocchi:
  • 100 gr di spinaci lessati e tritati grossolanamente
  • 1 uovo
  • 20 gr di latte
  • 100 gr di pane raffermo tagliato a dadini
  • 1 cucchiaio di farina
  • 1 grattuggiata di noce moscata
  • sale

Per il condimento:
  • 1 spicchio di aglio
  • 30 gr di burro fuso
  • parmigiano grattuggiato
  • 1 foglia di salvia




Cuciniamo insieme:
Mettete in una terrina il pane raffermo tagliato a dadini a cui aggiungerete il latte intiepidito. Date una bella mescolata e aggiungete gli spinaci frullati, il sale, l'uovo e la farina e la noce moscata.
Fate riposare l'impasto coperto per un paio d'ore (più riposa meglio è), portate a ebollizione l'acqua salata e formate degli gnocchi con l'aiuto di due cucchiai che cuocerete quando l'acqua bolle.
Quando i vostri strangolapreti verranno a galla disponeteli in una teglia, a parte avrete preparato il burro fuso aggiungendogli lo spicchio d'aglio e la salvia per insaporirlo. Cospargete gli gnocchi di formaggio grana grattuggiato e concludete con il vostro burro fuso (ovviamente senza l'aglio).
E ora usateli per strangolarmi!!!

A presto!
lalexa




martedì 1 ottobre 2013

Ritorno con linguine al mare di Pantelleria. O si ama o si odia.

Hola bimbe!
Ebbene si... ecco lalexa.
Cavolo... mi vergognavo quasi a rientrare così dopo questo lungo silenzio. Ma la voglia e la passione per questo blog, per voi e per le mie ricette mi riporta qui. 
Sarò sincera con voi, lalexa ha passato un periodo per così dire intenso, una periodo lavorativo che mi faceva tornare a casa la sera con il solo desiderio di staccare il cervello da tutto, forse un leggero calo di stimoli in un lavoro in cui sono di fondamentale importanza. Beh... un periodo così capita a tutti. Ora, forse anche grazie alle attesissime ferie sto meglio, sono più serena, rigenerata e sognatrice... di così tanti sogni che il solo pensiero mi asfalta la strada davanti e me la rende più piacevole. Sognare non costa niente... o anche si, ma mi fa stare bene, benissimo. Ve ne parlerò un giorno.

Come vi avevo detto sono stata a Pantelleria. 
Ero stufa di sentirmi dire nei mesi precedenti da chi già ci era stato che Pantelleria o si ama o si odia, che non esistono le vie di mezzo... beh mi sembravano tutti dei fissati. 
Sono scesa dall'aereo che il buio aveva gia avvolto l'isola, la prima cosa che mi ha colpito una volta scesa dalla scalettaè stato l'odore: uva, zolfo, salsedine, roccia... un odore diverso da quello che avevo ancora nelle narici, un odore forte che mi ha trasportato e stordito fino all'arrivo al dammuso... una caramellina di roccia nera che solo la mattina dopo mi ha regalato un panorama che mi ha fatto dimenticare tutti i duri mesi precedenti.



E in quell'ora in cui in giro ci sono solo gli anziani che vanno a messa e il profumo del pane caldo io e il mago siamo saliti in sella al nostro motorino e abbiamo iniziato l'esplorazione. Che isola strana... pochi km quadrati di terra circondati da un mare a volte blu, a volte azzurro a volte verde...trasparente come una piscina. Un mare vivo e selvaggio. Una popolazione che a volte ignora il mare per sentirsi contadina ancorata alla sua terra più che alle sue barche. E allora via... un tuffo al mare e un giro tra i campi dove ci siamo intrattenuti a parlare prima con i pescatori, poi con i contadini con la schiena rotta dalla vendemmia (delle piante così basse che per vendemmiare sei praticamente sdraiato per terra), poi di nuovo al mare a cercare di pescare i ricci per la nostra cena al dammuso. Poi con la retina piena di ricci di corsa a prendere una bottiglia di zibibbo in piccole cantine da dove trasuda lavoro e passione. 
Un posto dove il turista è sì sacro... ma anche no. Dove: "Venite quando volete ma queste rocce nere sono nostre". Insomma Pantelleria o la ami o la odi. Niente di più vero. Io la amo. Il mago anche. E un pezzo del nostro cuore l'abbiamo lasciato anche là su scogli ruvidi e splendidamente inospitali.






Non potevo non fare un tributo alla cucina pantesca e a tutta l'isola. Un piatto che ho avuto la fortuna di assaggiare in un ristorantino sul mare. Così buona che assolutamente era da riproporre e da inserire nel mio ricettario. Assolutamente geniale nella sua semplicità.

Ingredienti per due persone:

  • 160 gr di linguine
  • 1 spicchio di aglio
  • olio evo
  • mezza melanzana
  • 8 gamberi rossi
  • 8 pomodori pachino
  • ricotta salata
  • prezzemolo
  • una spruzzata di zibibbo secco



Cuciniamo insieme:
Tagliate a cubetti non troppo piccoli la melanzane e tenetela mezz'oretta cosparsa di sale, dopodiché friggetela e ponetela assorbente asciugandola per bene. Mettete da parte.
In una padella mettete un filo di olio evo e lo spicchio di aglio intero quindi ponete i gamberi rossi interi, fateli soffriggere e spruzzate con lo zibibbo. Aggiungete i pomodorini e saltate per qualche minuto. Infine aggiungete le melanzane, spegnete il fuoco e aggiustate di sale se occorre. 
Cuocete le linguine quando saranno al dente scolatele e saltatele in padella con il condimento, impiattate e spolverate con una grattuggiata di ricotta salata e una manciata di prezzemolo fresco tritato. Geniali

lalexa



amore. a te.

lunedì 29 luglio 2013

Ri-freddo estivo a modo mio

Hola bimbe!!
Ecco lassentelalexa. Latito ma ci sono e vi penso spessissimo... diciamo che da buona trentina, abituata alla mia Valle quaggiù in città mi trovo letteralmente paralizzata dal caldo e dall'afa. Ogni movimento richiede il triplo dello sforzo... il clima da giacchetta serale è solo un ricordo ;) Che voglia di ferie, di mare, di cazzeggio... quest'anno me l'ero già messa via, tanto lavoro, qualche weekend su a casa in montagna e un weekend al mare non lontano da qui... ma l'altro giorno torno a casa e il mago mi spiazza e mi fa: "A settembre andiamo a Pantelleria! Ho deciso!"... Ok, non sono la regina della geografia, lo ammetto... allora apro google maps e cerco pantelleria per contestualizzare l'isola... guardo qualche immagine... via... conquistata. Ci siamo affittati una casetta locale (il dammuso), il motorino e via... ora come i carcerati faccio le tacche sul muro aspettando il giorno della partenza. è da tanto tanto tanto che non riesco a fare una settimana di vacanza... e quest'anno ce la meritiamo proprio. Non c'è lavoro che tenga, quella sarà la nostra settimana, quella in cui si stacca la spina, quella in cui l'unico problema sarà scegliere un bel ristorantino dove perderci in chiacchiere e pesce e passito, quella in cui compreremo kg di carbonella per cucinarcelo noi il pesce in terrazza, guardando il mare... pensavo fosse impossibile e irrealizzabile invece quest'anno ce la facciamo. La nostra prima vera "lunga" vacanza. E allora... allaccio il casco e attenta isola incontaminata... arriva lalexa e niente forse sarà più come prima ;)))

Ora ricettina estiva estiva, un piatto che dà il suo meglio se mangiata freddo il giorno dopo. 




Ingredienti per il polpettone:
  • 2 patate medie
  • 1 scatoletta di tonno
  • 1 mozzarella di bufala
  • 1 manciata di parmigiano grattuggiato
  • 1 manciata di olive
  • 2 uova
  • 4 filetti di acciuga sott'olio
  • basilico
  • sale
  • 1 cucchiaio di pangrattato

Cuciniamo insieme:
Lessate le patate e quando saranno pronte spellatele, mettetele in una terrina e schiacciatele grossolanamente, aggiungete i capperi, le olive, il basilico, le acciughe, il tonno a pezzi, il parmigiano, un cucchiaio di pangrattato, un pizzico di sale e le uova. Amalgamate il tutto e stendete il composto a forma di rettangolo su della carta forno leggermente cosparsa di pangrattato, al centro mettete la mozzarella di bufala tagliata a strisce. Richiudete ora il tutto creando un polpettone aiutandovi con la carta forno e incartandolo a caramella. Mettete ora in forno a 180° per mezz'ora. Fate raffreddare e mettete il tutto in frigo per una notte. Il giorno dopo tagliatelo a fette e servitelo!

lalexa



lunedì 22 luglio 2013

Zucchine, fiori ripieni.. e RubricACcE!

Hola bimbe!
Qui si boccheggia, ma l'ho desiderato così tanto qualche mese fa che non posso lamentarmi, la voglia di mare mi sta lobotomizzando ma dovrò aspettare fino a settembre. Ma vi racconterò... perché oggi torna la RubricACcE!! Dopo il primo e il secondo ecco il terzo quesito! ;)
E poi per voi una ricettina supermega sfiziosa... riesce un fritto ad essere estivo? Beh questo forse si! ;) Un bacio gigante a tutte!

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Ecco il quesito:

Gentili Lalexa e blogosfera tutta,
la mia domanda per la rubricACcE della settimana è:

UOVO SCAMICIATO:

Cara Lalexa,
dopo aver partecipato con piacere alla quinta edizione della Zombie Walk VR,
tutti quei corpi putrefatti e quei brandelli di carne qua e là m'hanno rimembrato tutta la tristezza della visione della mia pentola quando provo a cuocere un uovo in camicia..!
Che robe! Pezzetti di uovo che navigano e girano e rigirano nell'acqua...
Insomma, certe uova nascono con la camicia, ma le mie certamente no!
Help me Lex! Fammi fare bella figura quando cucinerò la mia prossima English breakfast per i miei amichetti!


Ace



La parola all'esperta:  (mah!)
Cara Ace, ovviamente essendo in estate l'uovo rifiuta categoricamente la camicia... per quello non riesci a farlo... ti consiglio di riprovare in autunno e vedrai che colazioni da lord inglese! ;) A parte gli scherzi... credo che il segreto per preparare l'ovetto sia quello di portare a bollore l'acqua (precedentemente salata), a questo punto aggiungi un cucchiaio di aceto e dopo aver abbassato la fiamma crea un bel vortice con il cucchiaio e buttaci dentro l'uovo che avrai precedentemente aperto in un piattino (ma senza rompere il rosso)... dopo un paio di minuti scolalo con la schiumarola e via così uovo per uovo!
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Ed eccoci alla ricettina bimbe!!

Ingredienti per due persone:

  • 8 fiori di zucchina con la sua zucchina 

Per la pastella:

  • 80 gr di farina di riso
  • basilico a pezzi
  • birra

Per la farcitura:
  • 8 acciughe
  • 8 quadrati di mozzarella
  • 4 pomodorini tipo pachino
  • sale
  • olio per friggere



Cuciniamo insieme:
Preparate la pastella mettendo in una terrina la farina setacciata, con l'aiuto di una frusta aggiungete la birra fredda fino ad ottenere una pastella densa, infine aggiungete il basilico e mettete in frigorifero per una mezz'ora. Nel frattempo riempite ogni fiore con un acciughina, un quadrato di mozzarella e mezzo pomodorino. Mettete l'olio a bollire e quando è pronto passate ogni fiore con la sua zucchina nella pastella e friggetelo da entrambi i lati. Scolate. asciugate su carta assorbente, salate e pappate!!!

lalexa







lunedì 15 luglio 2013

Focaccia rustica: basilico, pomodorini e capperi

Ciao bimbe.
Non so se sia normale ma in questo periodo posto molto meno ricette rispetto a tempo fa. è l'estate, il sole, la poca voglia di stare in casa davanti al computer, la voglia di cercare di fare un weekend al mare, al lago o su nella mia baita in valle. L'ho desiderata così tanto questa estate che cerco di viverla tutta. Questo non vuol dire che non vi penso o che non mi piaccia comunque spignattare e creare in cucina... anzi... ogni tanto mi ritrovo a parlare di voi o di qualche vostro piatto al magopancione... strano eh!? Siete entrate di diritto nella mia vita ;) e vi ringrazio per questo. 
Oggi vi lascio questa ricetta estiva... un po' focaccia, un po' torta salata, molto buona, molto estiva, molto mediterranea. Buona tiepida ma ancora di più fredda. Per voi. Se vi va provatela e assaporatene una fettina insieme a me. è un po come pranzare insieme.. magari su un bel prato, o su un bel tavolone di legno in giardino... nella speranza un giorno di poter condividere con voi la mia tavola e di poter cucinare per voi.
Grazie di cuore.



Ingredienti:
  • 30 gr di lievito madre
  • 150 gr di farina di semola
  • 150 gr di latte tiepido
  • 2 uova
  • 1 manciata di capperi
  • 1 bella maciata di basilico
  • 1 manciata abbondante di formaggio grana
  • pomodorini secchi
  • 1 wurstel
  • olio evo
  • sale

Cuciniamo insieme:
Facile facile: sciogliete il lievito madre nel latte tiepido, aggiungete la farina di semola, le uova e abbondante basilico tritato. Impastate per bene e poi aggiungete il wurstel tagliato a cubetti, il grana, i capperi e i pomodorini secchi a pezzettini, aggiustate di sale e date una bella mescolata. 
Ponete in una teglia unta con dell'olio evo e fate lievitare per 7/8 ore (se usate il lievito di birra bastano un paio d'ore), infornate a 180° fino a cottura. E... bellalì!!
lalexa


lunedì 8 luglio 2013

Risotto prosciutto crudo e melone

Fiuuuuuu! Eccola Lalexa!
Come state bimbe mie? Io torno da un periodo defatigante di qualche giorno in montagna, sono stata in Valle perchè finalmente è arrivata la mia macchinina e ne ho approfittato per riposare un po' e scappare dal caldo.
È da un po' che non riuscivo a passare da Pappa con mio immenso dispiacere e sconforto... Vabbè... non riuscivo materialmente a passare, ogni giorno qualcosa da fare... per esempio sto cercando di vendere l'auto vecchia... una scassona a benzina piacevolmete bottata... impresa alquanto ardua direi! Beh... e qui sono incappata in una delle mie frequenti disavventure! Qualche tempo fa mi chiama un tizio... in realtà chiama il mago pancione che grazie a Dio tratta sta cosa al posto mio, dice di essere parecchio interessato alla macchina, domanda varie cose, si informa e bla bla bla... morale: la vuole! Deciso! Bah, la cosa ci puzza ma al tempo stesso non capiamo l'inghippo, in più questo tizio chiama ogni giorno sempre più deciso. Ok. Ci accordiamo finalmente un giorno per fargliela almeno vedere... ma lui... poverino non riesce proprio a raggiungerci. Ci muniamo di pazienza e compassione e partiamo alla volta della sua cittadina a 1 ora e mezza da Verona. All'arrivo nel suo bel paesetto l'atmosfera si fa già diversa e negli occhi del mago pancione vedo gia il segnale del "torniamo a casa, dai!". Ci dice che ha perso i documenti la sera prima, ci dice che vuole andare subito all'aci a fare la vendita (senza documenti??), e constatato la chiusura degli uffici ci vuole dare i soldi in contanti sull'unghia senza passaggio di proprietà, senza una carta, senza praticamente aver provato/visto l'auto... insomma senza niente. Ma perchè!?!?! Non riusciamo ancora a capirlo, le abbiamo pensate tutte. Io e il mago gli facciamo notare che qualcosa non quadra... che se facciamo le cose fatte bene è meglio. Che non possiamo lasciargli la macchina così... ;))) Poi (non siamo razzisti!!) ci diceva di essere italiano ma la sua pronuncia tradiva un accento non proprio veneto e la sua carnagione era degna di 3 mesi di spiaggia quotidiana, non sarebbe di certo stato un problema la provenienza non italiana!! Ma quando il mago gliel'ha fatto notare si è tutto scaldato e ha iniziato a sudare... sarà stato il caldo dai, non pensiamo male ;) ...ebbene... ce ne siamo tornati a Verona, con la macchina vecchia sotto al sedere e con la sua promessa che la macchina la prenderà lui e chi ci chiamerà a brevissimo... lo sentiremo!? Mah
Ora pensiamo alle pappe che è meglio... vi lascio con questo splendido risottino... che ad immaginarlo non gli si da due lire... provatelo... mi direte! Soprendente!
aaaaa la notizia di cui vi parlavo? Divento ziaaaa. Ma andiamooooo!  Gioia, gioia e gioia!!!!!  



Ingredienti per due persone:
  • 160 gr di riso vialone nano
  • 1 scalogno
  • 1/2 melone pulito 
  • 1 spruzzata di vino bianco
  • brodo vegetale
  • parmiggiano reggiano grattuggiato
  • prosciutto crudo a fette
  • basilico
  • olio evo


 


Cuciniamo insieme:
Tritale lo scalogno e fatelo appassire nell'olio evo, ra buttate il riso e fatelo tostare per bene, sfumate con il vino bianco e coprite con un po' di brodo. Dopo 5 minuti aggiungete il melone passato nel mixer e portate a fine cottura. A riso cotto spegnete il fuoco e mantecate con il formaggio grana e il basilico tagliato grossolanamente con le forbici. Fate intiepidire il riso (per questo motivo tenetelo un po' al dente), trascorso il tempo foderate delle tazze con le fette di prosciutto crudo, riempite con il riso e sigillate il tutto. Capovolgete le tazze e guarnite con una foglia di basilico. Il gioco è fatto. Questo risottino anche... è perfetto per l'estate!!! Ottimo anche freddo magari come piccolo antipasto! 
lalexa




Con questa ricetta partecipo al contest "Sapori di mediterraneo" di Petrusina




martedì 25 giugno 2013

Polpo al sakè, verdure e anacardi!

Ciao bimbe!!!
Ecco lalexa, torno in pista.
viva e vegeta dopo un fine settimana da morta apparente. Vi avevo gia parlato della mia partecipazione attiva alla zombie walk verona per la sezione trucco... fantastico... una sfaticata come poche ma una giornata davvero divertente. Quasi 1500 persone che in corteo pacifico hanno attraversato la città di verona in un clima del tutto festoso e goliardico. E credo che anche i passanti abbiamo apprezzato... quest'anno lalexa era una zombie geisha... ahahha... fantastico incrociare i giapponesi allibiti all'ombra dell'arena ;))))
Se avete voglia di sapere cos'è e vedere com'è andata guardate la pagina facebook dell'iniziativa.
Ora, tornata viva, ho messo da parte la voglia di cervello preferendogli di gran lunga questo polpo mantenedo lo stile orientale ;)

In più oggi torno con due bellissime notizie. Una è la vittoria della contest di paneamoreceliachia con la mia tartara e l'altra ve la dirò tra pochi giorni (non sono incinta e non mi sposo... ahahha).




Ingredienti per due persone:
  • 1 polpo grande
  • olio di sesamo
  • 1 zucchina
  • 1 carota
  • 1 cipollotto o 1 porro
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 limone
  • coriandolo
  • sakè
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • anarcardi
  • sale

Cuciniamo insieme:
Mettete una pentola piena d'acqua a bollire con lo spicchio d'aglio intero e il succo di un limone. Quando bolle buttate il polpo pulito tenendolo per la testa e coprite immediatamente facendo cuocere per 45 minuti senza mai aprire il coperchio. Dopodiché aggiungete un po di sale grosso e fate cuocere ancora 10 minuti coperto. Trascorso il tempo spegnete il fuoco e lasciate raffreddare il polpo nella sua acqua, una volta raffreddato lavatelo togliendo la pelle sotto l'acqua corrente, tagliatelo a pezzi e mettete da parte.
Scaldate un po' di olio di sesamo in una padella e fate saltare qualche minuto il cipollotto, la carota e la zucchina tagliate a pezzi.  Aggiungete quindi il polpo e sfumate con il sakè, infine aggiungete gli anacardi, il coriandolo e la salsa di soia. Ottimo anche freddo!!
Ittadakimasu!
io, ace (RubricACcE) e elena




lunedì 17 giugno 2013

Sformatini ovetti, ricotta di bufala e frutti di bosco!

Bimbe qui si vola. Il tempo stringe e sono sopraffatta dai preparativi per la Zombie (ve ne avevo parlato qui), inoltre son di cambio macchina quindi sto cercando disperatamente di vendere la mia carcassa... cosa alquanto dura per una serie di motivi (carrozzeria allo bo e luke dopo un rodeo, età avanzata del mezzo, motore a benzina ecc...). Insomma il tempo è tiranno e io riesco poco e male a far conciliare tutto! Ma non mi dispero!
Tempo fa ho preparato una tartare che richiedeva l'uso dell'ovetto di quaglia... ma voi avete mai comperato delle uova di quaglia? Le confezioni sono delle macchine infernali ripiene di ovetti che si possono usare solo per robe di catering secondo me... Io e il mago pancione siamo si buone forchette ma non riuscivo a smaltire ste uova... quindi qualche giorno dopo ho ideato questi piccoli sformatini salati che con questi frutti di bosco  si sono rivelati veramente una sorpresa! Se vi va vi lascio la ricetta :)
A presto amiche mie.




Ingredienti per 8 sformatini:
  • 8 uova di quaglia
  • 100 gr di ricotta di bufala
  • un paio di cucchiai di formaggio grana
  • 16 mirtilli
  • 8 lamponi
  • sale



Cuciniamo insieme:
La preparazione è davvero un gioco da ragazzi e velocissima! Mettete le uova di quaglia intere in piccoli stampini di silicone, aggiungete due mirtilli all'interno dell'albume e coprite con la ricotta di bufala che avrete lavorato a parte aggiungendo il  sale e il formaggio grana. Mettete in forno preriscaldato a 180° per circa un quarto d'ora. Fate sfreddare, servite capovolgendo gli sformatini e aggiungete un lampone su ognuno di essi!Davvero gustosi come antipastino!
lalexa






Con questa ricetta partecipo al contest "Ricette e Ricotta" di "Cappuccino e Cornetto" e "La Tramontina"









mercoledì 12 giugno 2013

Underground BBQ. Filetto di maiale con chips incartato e grigliato!

Lalexa oggi è cotta. Proprio come questo bel filetto di maiale. Come se la giornata fosse un bel foglio di stagnola, come se il lavoro fosse un barbecue ardente. E via rosolare... lentamente e violentemente. Fino a cottura. Ma una volta tornata a casa e intiepidita mi sono srotolata fuori dalla carta stagnola, mi sono affettata e mi sono fatta mangiare dal divano. Credo abbia gradito.... spero. Perché non ho intenzioni di muovermi da qua. ;) Prendete e mangiatene tutti! Forse è una citazione... dai ok... scendo dalla croce. ;) ;) ;) 

Ieri ho cucinato questo filettino di maiale e ho pensato ad una cottura che permettesse alla carne di mantenere tutti i suoi succhi. Devo dirvi che l'esperimento è andato a buon fine e la mia griglia da balcone dell'anteguerra ha dato il suo meglio ;)

Sono poco presente da voi questi giorni. Cavolo quanto vorrei avere tutto il tempo di sto mondo per entrare dentro la vostra finestra a fare due chiacchiere ogni giono. Recupererò 




Ingredienti:
  • 1 filetto di maiale
  • una decina di fette di pancetta affumicata tagliate sottili
  • 6 pomodorini secchi
  • 1 manciata di capperi
  • 2 patate medie
  • sale
  • olio




Cuciniamo insieme:
Iniziate con il salare e massaggiare per bene il filetto. Ora incidetelo per il lungo creando una sorta di taschina della profondità di 3 cm circa dove inserirete la farcitura precedentemente preparata tritando insieme i pomodorini secchi con i capperi.
Ora preparate le chips di patata tagliando le patate a fettine sottili e friggendole in olio. Ho pensato di non aggiungere alla ricetta dell'altro olio poiché la patata ne avrebbe rilasciato gia di suo. Create un letto con le fette di pancetta e stendete uniformemente le chips di patata (ovviamente ben asciugate dall'olio) coprendo tutta la superficie di pancetta; ora ponete nel mezzo il filetto e chiudete molto bene il tutto. Legato il vostro arrostino con dello spago alimentare e avvolgetelo in abbondante carta stagnola. Nel frattempo avrete preparato delle buone braci nel vostro barbecue (nel mio caso mooooolto underground e datato)... quando saranno pronte adagiate il filetto incartato sulla griglia. Mi raccomando create solo su di un lato qualche buchino per permettere al grasso in eccesso di colare. Iniziate la cottura dal lato senza buchi, tenetelo così per 20 minuti e poi girate per altri venti minuti. Passato il tempo toglietelo dalla griglia e lasciatelo riposare avvolto ancora nella carta stagnola per una decina di minuti così che i succhi si possano stabilizzare. Scartate e gustate il regalo. 

lalexa


...finalmente ve la presento: la mia griglia dell'anteguerra ;)




Con questa ricetta partecipo al contest di L'Ennesimo Blog di Cucina, CRE-AZIONI IN CUCINA, di giugno



venerdì 7 giugno 2013

Si fa presto a dire Yogurt, ma anche a farlo... e RubricACcE!

Eccoci alla seconda puntata dell RubricACcE (qui la prima), dove di volta in volta la mia amica Ace mi/ci proporrà dei quesiti... terrificanti... che dire. È ora di concentrarsi blogger. Non potete lasciarmi sola ad arrovellarmi nel cercare una risposta adatta ad una domanda del genere... aiuto! ;)

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Ecco il quesito:

Gentili Lalexa e blogosfera tutta,
la mia domanda per la rubricACcE della settimana è:

OBESUSHI:

Da molto tempo ormai compio fallimentari tentativi di farmi il sushi in casa da sola...
Ma c'è un problema che mi assilla (tra gli altri mille come il riso appiccichino, il pesce sfilettato da schifo, le uova di lompo che mi si attaccano dappertutto tranne dove dovrebbero, le alghe secche...), i miei maki vengono sempre OBESI!! Roba che non riesco a chiudere l'alga dopo averla farcita, e mi tocca metterci delle vere e proprie pezze!!
Lexiiiii!!! Tu e la tua passione per il Giappone venitemi in soccorso!! Hai mai visto occhi a mandorla obesi?! Qual'è la quantità giusta di riso da stendere sull'alga? E quanta superficie deve coprire?

Aiutami tu Lex, o faccio harakiri!
Ace


La parola all'esperta:  (mah!)
Cara Ace la domanda di questa settimana è assssssai ardua!!
Probabilmente sono proprio gli occhi a mandorla a darti la giusta dose... riducendo il campo visivo di conseguenza si riduce anche la quantità di riso che uno mette sull'alga prima di arrotolarla.... uhm... o forse no... a parte gli scherzi.... Ace, ma il riso lo cuoci tradizionalmente? O prima lo sciacqui n volte fino a che l'acqua non risulta limpida in maniera da togliergli tutto l'amido? E poi prova, dopo averlo disamidato per bene a buttarlo in poca acqua (pochi grammi in più di acqua rispetto a quelli di riso, il 20% circa), appena buttato abbassa la fiamma e lascia cuocere fino a cottura del riso, non ti servirà neanche scolarlo. A parte poi preparati una miscela di aceto e zucchero che aggiungerai poi al riso per renderlo ancora più.... malleabile... e tienilo sempre coperto con un canovaccio umido...così non seccherà e gli potrai dare tutte le forme che vuoi proprio perché grazie a questo procedimento diventerà bellllllo appicicosetto... e vedrai come chiuderai bene quell'alga!!! Altroché ;)))

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E stasera visto che il meteo mi fa sentire un po' in estate (lo dico piano) voglia di freschezza... e allora mambo... con lo yogurt fatto in casa ;)




Ingredienti per lo yogurt:
  • 1 litro di latte intero
  • 2 cucchiai di yogurt magro (meglio se fatto in casa)



Cuciniamo insieme:
Da quando ho scoperto lo yogurt fatto in casa credetemi che non lo abbandonerò più. Non solo per le sue innumerevoli proprietà ma anche per il sapere molto più dolce e meno acido tanto che riesco a consumarlo  (e in grandi dosi!!)  senza zuccherarlo.
Procediamo mettendo a bollire il latte intero in una pentola, quando bolle spegnete la fiamma e scremate la superficie con un cucchiaio.
Fatelo raffreddare in maniera naturale fino alla temperatura di 40° circa. Aggiungete poi i due cucchiai di yogurt e mescolate molto bene dopodiché mettete il tutto in un barattolo di vetro filtrandolo con un colino. Chiudete il barattolo e ponete in forno preriscaldato e POI SPENTO mantenendo una temperatura di circa 40°. Lasciatelo riposare così per circa 7 ore e poi mettetelo in frigo.

Consumatelo come più vi piace, io ho creato questo pesudo-dessert molto light facendo degli strati di gelatina preparata con acqua, sciroppo di sambuco e agar-agar, con in aggiunta mirtilli e lamponi freschi, lo yogurt (in uno strato ho aggiunto del succo di mirtillo) e ho terminato i bicchieri con dei pop corn ricoperti con un mix di cioccolata bianca fusa e qualche goccia di succo di mirtillo.

Questo yogurt dura in frigo circa 10 giorni.

lalexa




Con questa ricetta partecipo al contest "Dolci Freschi il contest" di Vale Cucina e Fantasia


mercoledì 5 giugno 2013

Lasagne senza uova con zafferano, burrata, fiori di zucca e... pazze idee


Ehilà bimbe!
Oggi volevo raccontarvi di cosa mi capita intorno in questo periodo... non volevo neanche raccontarverlo perchè avevo paura venisse mal interpretato... ma il mio lato istrionicogoliardicocazzone mi spinge a farlo. Da qualche anno sono stata ingaggiata come make-up artist ufficiale di un'associazione... uhm... nooooo non ho studiato trucco, nooooo, non trucco nè star nè attori pronti al ciak... sono stata assoldata per truccare una massa urlante di zombie cittadini. Ahahah si si! Zombie... quelle persone... persone?!? Quelle cose che tornano in vita affamate di cervello fresco. Ahahah. Ebbene si, alcuni dei miei amici hanno un'associazione culturale (?) che organizza ogni anno la Zombie Walk Verona. Cos'è? Beh... semplice... una massa informe di persone si riunisce in un determinato posto, si trucca da zombiemortovivente, si cosparge di sangue finto e inizia una simpatica pacifica camminata per le vie del centro cittadino. Beh... la storia non è niente male, è una gran... cazzata... si ok... ma vi assicuro che è assai divertente e i numeri dei partecipanti dei vari anni parlano da soli... diciamo che ogni anno si raddoppia la presenza e l'anno scorso sti camminatori zoppi erano più di 700.... pauuuura... quest'anno l'impegno sarà massiccio e devo ammettere che sono un attimino tesa per l'organizzazione della parte make up... immaginate di dover truccare in stile catena di montaggio henry ford 1000 persone esaltate come non mai.... non da sola ovviamente ;)) Accanto a me tra le tante ci saranno Ace (si si quella della RubricACcE) e anche la mia Elena! Insomma non di sola serietà può vivere l'uomo... vogliatemi bene lo stesso please. E se domenica 23 giugno passate per Verona, mi troverete lì, in centro, al trucco sfatta, stanca, mortavivente!!! ;)

Ora magari vi sarà passato l'appetito... ma ci provo lo stesso ;)





Ingredienti per due persone:

Per la pasta:
  • 160 gr di farina di semola
  • 1 bustina di zafferano
  • sale
  • acqua

Per la farcitura:
  • 8 zucchine piccole con il loro fiore
  • 1 burrata
  • parmigiano reggiano

Cuciniamo insieme:
Lavorate la farina con lo zafferano, il sale e l'acqua fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeno e ponete in frigo avvolto da pellicola per mezz'ora. Trascorso il tempo create con il mattarello la sfoglia, bollite i rettangoli di sfoglia in acqua salata per qualche minuto. Poi in una pirofila create degli strati: nel primo mettete la pasta, le zucchine tagliate a fettine per il lungo passate precedentemente in padella, la burrata spezzetteta grossolanamente e il parmigiano; nel secondo mettete ricoprite un altro strato di pasta, i fiori delle zucchine aperti, la burrata e ancora parmigiano e chiudete il tutto con un altro strato di pasta, della burrata e una spolverata di parmigiano. Infornate a 180° fino a doratura (40 min circa). Piacevolissimo!  



lalexa

 Io e Elena. Cameriere.
Io e Ace. Tirolesi.

e se ancora volete avere a che fare con me... date un'occhio a questo ;)

sabato 1 giugno 2013

Gallette croccanti di quinoa, hummus e sarde!

Bimbe!! Come andiamo!?
Oggi poche chiacchiere, mi concentro nella descrizione della mia ricettina. Non potete capire che grande soddisfazione mi ha dato all'assaggio questa piccola creazione. Qui tutto si sposa e trova una sua collocazione, le consistenze che croccano e si sciolgono in bocca con la cremosità dell'hummus e la freschezza del pomodoro, il sapore rimanda dritti dritti su spiaggie mediorientali, la brezza marina, la salsedine che entra prepotente nei sensi. Al primo assaggio solo un commento: "Vorrei che tutti potessero assaggiarlo più che vederlo solo in foto!" (Si, lo so la presentazione lascia un po' a desiderare ma avevo fretta di assaggiare) ...Insomma ve lo consiglio vivamente. So che sembra la pubblicità di un ristorantino sulla spiaggia ma credetemi... Un antipastino perfetto e carismatico!




Ingredienti per 2 persone affamate:

Per le gallette:
  • 1 tazza di quinoa
  • 2 tazze di acqua
  • sale
  • olio evo

Per l'hummus:
  • 250 gr di ceci lessati
  • 50 gr di salsa tahina (pasta di sesamo) o semi di sesamo tritati
  • 40 gr olio evo
  • succo di 1 limone
  • prezzemolo
  • sale
  • paprica
  • 1 spicchio di aglio

Per le sarde:
  • sarde pulite e aperte a libro
  • farina di mais da polenta bianca
  • olio per friggere
  • Pomodoro a fette 


Cuciniamo insieme:
Iniziate con la preparazione delle gallette: mettete a bollire la quinoa nell'acqua salata per un quarto d'ora circa, la quinoa dovrà assorbire tutta l'acqua, trascorso il tempo spegnete il fuoco e lasciate riposare una decina di minuti. Spennellate dell'olio su della carta forno e mettete la quinoa appiattendola molto bene con le mani. Mettete un filo di olio sulla spianatina di quinoa e infornate a 180° per circa mezz'ora, fino a quando il composto non risulterà ben dorato. Trascorso il tempo tagliate subito la schiacciatina in piccole gallette prima che sfreddi.
Ora prepariamo l'hummus tritando con il frullatore ad immersione i ceci con l'aglio, aggiungete la salsa tahina(o i semi di sesamo precedentemente frullati), il succo del limone, il sale, la paprika, l'olio di oliva e frullate nuovamente, alla fine aggiungete il prezzemolo tritato e date una bella mescolata  in una ciotola!
Ora friggete le sarde precedentemente pulite, aperte a libro e passate nella farina di mais.
Impiattate come vi pare e piace creando degli stati di gallette e hummus e aggiungendo del pomodoro a fette! 
mmmmmmmhhhh! Sfizio!

lalexa


martedì 28 maggio 2013

Ravioli al the di rosa canina e bruscandoli e... RubricACcE!

Ebbene bimbe! Da oggi parte una super rubrica gestita da lei... Ace! Complice una serata brava, il nostro feeling e la sua innata simpatia lei mi sfodera sorniona una delle (tra mille) domande balorde - Lexi? Come si fa a mangiare un panino correttamente senza smerdarsi? - La amo. A volte la prenderei a sberle e lei me :) È la mia Ace, pudica nelle emozioni, tosta e cazzutissima anche se spesso non lo sa, creativa di natura e ingenua e al tempo stesso inopportuna. È lei! La speciale creatura che una volta alla settimana ci farà roboare con la testa curando questa speciale rubrica: Signore e signori... "la  rubricACcE"! Ovviamente non sarò solo io a risponderle... Se vi va di delirare insieme... Prego Signore! :)

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Ecco il primo quesito:

Gentili Lalexa e blogosfera tutta,
la mia domanda per la rubricACcE della settimana è:

HAMBURGER EDUCATO:

C'è un segreto per mordere con gusto un panino senza far scivolare fuori tutti gli ingredienti, incorrendo nello scherno dei presenti? 

"Se ci scambiamo una moneta avremo entrambi una moneta.
Se ci scambiamo un'idea avremo entrambi due idee"
Ace


La parola all'esperta:  (mah!)
Cara Ace,
mi poni una domanda molto spinosa!
vedi, da anni noi foodblogger ci arrovelliamo su tale questione. Anche noi esperte culinarie ogni qualvolta dobbiamo preparare un semplice panino rischiamo, sopratutto nel momento dell'immortalamento (????), sfaceli ma più ancora ci sentiamo inopportune nell'addentaggio.
Ovviamente però noi foodblogger abbiamo una risposta a tutto (ahahah)... la soluzione potrebbe essere quella di non tagliare il panino fino in fondo... creando una sorta di tasca (ovviamente creata solo per te) cosicché gli altri commensali che addenteranno il loro panino tagliato invece per intero non potranno che ammirare le tue doti da galateo mangereccie e spetterà loro fare la figura barbina. Ovviamente non dovrai mai svelare il barbatrucco!
Resto a disposizione.
Alla prossima settimana! :)

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Periodo particolarmente creativo per Lale... la mia testolina si diverte a frullare ricette :) oggi un raviolo risottato nel the di rosa canina.




Ingredienti per due persone:

Per l'impasto:
  • 50 gr farina riso
  • 50 gr farina kamut
  • sale
  • acqua
  • foglioline di pomodoro e origano fresco

Per il ripieno:
  • bruscandoli (luppolo sevatico)
  • 1 cucchiaio di ricotta
  • 1 patata piccola
  • 1 cucchiaio di olio evo 
  • 1 spicchio di aglio
  • sale

Per la salsa:
  • 2 fette di pane raffermo
  • brodo vegetale
  • parmigiano reggiano

Per la gelatina di birra:
  • birra (1/3 di bicchiere)
  • 1 cucchiaino di  agar agar
  • mezzo cucchiaino di zucchero
  • 2 bustine di the di rosa canina per cuocere i ravioli


Cuciniamo insieme:
Iniziate facendo la pasta per i ravioli: lavorate la farina con il sale, le foglioline di origano e pomodoro e l'acqua e ponete l'impasto in frigo per mezz'oretta avvolto da pellicola.
Nel frattempo lessate i bruscandoli e passateli in padella con l'olio e lo spicchio di aglio (che poi leverete). Tagliateli grossolanamente e metteteli in una terrina con la ricotta, il sale e la patata bollita schiacciata.
Stendete la pasta e create i ravioli riempiendoli con questa farcia.
A parte fate abbrustolire le fette di pane in una padella e poi aggiungete il brodo e il parmigiano e passate il tutto con il frullatore ad immersione.
Per la gelatina mettete la birra, lo zucchero e l'agar in un pentolino e spegnete il fuoco appena prende il bollore. Fate rafferddare.
In una pentola con due tazze di acqua bollente fate riposare due bustine di the alla rosa canina (come per fare un the). Dopo una ventina di minuti riaccendete il fuoco e fate cuocere i vostri ravioli. L'acqua vi sembrerà poca ma i ravioli non dovranno cuocere come la pasta ma risottare, durante la cottura il the si rapprenderà creando una straordinaria crema, l'importante è che durante la cottura continuate a mescolare i ravioli... Impiattate con la zuppetta di pane, la salsa di cottura al the ottenuta e la gelatina! Buon appetito.

lalexa







Con questa ricetta partecipo al contest Un piatto di tè?!



sabato 25 maggio 2013

Tartare di carpaccio con uovo di quaglia marinato

Oggi, torno alla realtà... dopo essermi ingozzata di finte mele e aver perso la memoria come la povera Biancaneve mi sollazzo con questa tartare. ;) ...Scusate i miei deliri ma avevo bisogno di staccare e fantasticare con la testolina.
Quanto amo la classica tartare di manzo, ma questa volta ho voluto provarla utilizzando un buon carpaccio che mi ha consigliato il mio macellaio. Davvero delicata.





Ingredienti per due persone:

Per la tartare:
  • 180 gr di carpaccio di manzo freschissimo
  • 1 cucchiaino di senape
  • succo di lime
  • sale
  • erba cipollina
  • pepe
  • olio evo

Per l'uovo marinato:
  • 2 rossi d'uovo di quaglia
  • 50 gr di sale
  • 50 gr di zucchero
  • semi di senape pestati
  • 1 kiwi



Cuciniamo insieme:
Prima di tutto prepariamo i nostri ovetti di quaglia. Separate il tuorlo dall'albume e mettete solo il rosso in un composto di sale e zucchero in parti uguali a cui ho aggiunto dei semi di senape schiacciati per conferire più carattere. Ricoprite i tuorli con il composto e lasciate marinare per un paio d'ore. Più li lasciate marinare più si solidificheranno.
Tagliate il carpaccio a coltello in maniera grossolana per non rovinare e sfibrare la carne (vogliamo o non vogliamo una tartare) e mettetela in un contenitore di plastica (l'acciaio rischia di ossidare la carne), aggiungete il succo di lime, il sale, la senape, il pepe, un filo d'olio evo, un po' di erba cipollina, mescolate per bene e lasciate marinare in frigorifero non più di un quarto d'ora (altrimenti la carne "cuoce" troppo).
Quando tutto è pronto impiattate creando uno strato di tartara alternandolo con delle fettine di kiwi tagliate sottili. Terminate il piatto con l'ovetto marinato, un filo d'olio e semi di sesamo a piacere.
Un tartarina fresca e gustosissima.

lalexa



 "Con questa ricetta partecipo al contest di L'Ennesimo Blog di Cucina, CRE-AZIONI IN CUCINA, di maggio"











venerdì 24 maggio 2013

Mele di krapfen ca' mortazza per Biancaneve

C'era una volta...

...c'era una volta biancaneve. Da un po' di tempo, non si sa perché (o forse si) prova una certa repulsione per le mele, quelle rosse poi non le può proprio vedere. E allora passa la sua vita girando tra boschi, paesi e città cercando di evitare tutti i fruttivendoli. I nani sono cresciuti... di età... e ormai ognuno fa la sua vita lontano dal bosco, brontolo ad esempio va tutti i giorni in ufficio e se la passa abbastanza bene; dotto sognava una carriera in borsa e invece è cassaintegrato alla fiat, mammolo studia ancora con buoni risultati e ogni tanto manda un sms a Biancaneve per chiederle come va... e Biancaneve si gode la maturità, si rilassa ascoltanda sana musica rock, facendo il bagno nel torrente del bosco e vive di rendita grazie ai proventi della sua fiaba.
Ma un giorno...
Una losca figura iniziò ad aggirarsi nel bosco invidiosa del tenore di vita di Biancaneve. 
Eh no eh - disse la bionda arcigna strega - non è giusto che quella svampita sciacquetta se la spassi così, ora la frego io - La strega allora si ingegnò - cavolo con le mele non la frego più - e allora si chiuse nel suo scantinato laboratorio e con una mela come modello si mise a impastare, lievitare, condire, farcire, cuocere, scaldare, abbellire... ne uscirono delle similmele salate che con l'aggiunta di un ingrediente segreto avevano il potere di cancellare la memoria. Il piano era pronto...
Un giorno Biancaneve passeggiava tranquilla nel bosco... l'ora di pranzo era vicina e i brontolii del suo stomaco sembravano un temporale pronto ad esplodere. Ed ecco che a lato del sentiero incontrò una simpatica vecchina (è così svampita che non le è bastata la prima volta e non le è venuto il dubbio che fosse una vecchiarcigna strega) che le disse che lei odiava le vere mele e che ne aveva studiate altre... salate, buone, fumanti... e che (guarda caso) gliene offriva una... Biancaneve, ovviamente saltellando per la gioia ne smozzicò subito una... tiè... fregata! 
Stregalexa sogghignò sotto i baffi (finti sia chiaro). Biancaneve oramai senza un briciolo di memoria era nelle sue mani... e la stregaccia paracula convinse quella povera indifesa fanciulla di essere  in realtà sempre stata (così tanto per dispetto) un vecchio lupo di mare alla ricerca dell'arca perduta... e così da quel giorno Biancaneve (per colpa dell'invidia di stregalexa) gira vestita da marinaio metrosexual le spiagge d'Italia alla ricerca di quelle che crede essere la sua barca.... quindi se quest'estate andate al mare e la vedete... fate finta di niente. L'invidia non è finita. 
La morale!? Ovviamente non c'è. Prendete la fiaba per quella che è... e se un giorno in un bosco trovate una vecchina con un ciuffo biondo che esce da sotto la parrucca... non fatevi fregare. Sono io. 




Ingredienti per sei krapfen:

Per l'impasto:
  • 100 gr di patate bollite
  • 100 gr di farina
  • 10 gr di latte
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 6 grammi di lievito
  • 2 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1 rosso d'uovo
  • sale
Per la farcitura:
  • mortadella
  • formaggio grana
  • curry rosso
  • olio evo
  • una linguina per decorare ;)

Cuciniamo insieme:
Stemperate il lievito nel latte scaldato insieme allo zucchero, lasciate riposare un quarto d'ora. Sul piano di lavoro schiacciate le patate, aggiungete la farina, il sale, il rosso d'uovo, il concentrato di pomodoro e infine il lievito. Impastate il tutto e create dei dischetti di circa un centimentro di spessore. Da questo impasto ne usciranno circa dodici. Su sei di questi ponete un quadratino di mortadella e uno di formaggio grana e con gli altri sei richiudete molto bene aiutandovi con una passata di acqua sui bordi per sigillare. Date la forma di palline e spolverate con il curry rosso la superficie. Fate lievitare per due ore circa.
Passato il tempo create i piccioli  finti inserindo un pezzettino di linguina in ogni "mela". Ungete per bene la superficie di tutte le sei "melette" con l'aiuto di un pennello da cucina e infornatele a 180° fino a doratura.
Et voilà... la mia fiaba è servita.

lalexa




...anche i sette nani hanno approfittato delle mie mele. Fulminati.



Con questa ricetta partecipo al contest "La fiaba è servita" di "Kitchen Cri" e "A Pancia Piena"